ROMA, FOLLIA NEL CARCERE MINORILE DI CASAL DEL MARMO: SEQUESTRATO E PICCHIATO AGENTE DI POLIZIA PENITENZIARIA, ANCHE UN ALTRO FERITO. SAPPE: “E’ ORA DI DIRE BASTA!”

 


Si sono vissute ore di violenza e terrore per l’ennesimo grave episodio di aggressione ai danni di un poliziotto in servizio presso l’Istituto Penale per Minorenni di Casal del Marmo, a Roma. “Un gruppo di detenuti stranieri hanno prima sequestrato un poliziotto penitenziario e lo hanno poi selvaggiamente picchiato, ferendo anche un altro Agente di servizio”. Lo rende noto Maurizio Somma, segretario nazionale per il Lazio del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. Il sindacalista rimarca che “ancora una volta, tutte queste aggressioni non possono più essere tollerate. Il SAPPE continua, ripetutamente, a denunciare una situazione di allarme sotto il profilo dell’ordine e la sicurezza nel carcere romano, dove ieri non erano in servizio né direttore e neppure il comandante, mancavano ispettori e sovrintendenti ed il responsabile della Sezione era un poliziotto con soli tre anni di servizio! Non è più accettabile continuare ad assistere che il personale di polizia di Roma sia quotidianamente oggetto di aggressioni che comportano nel 90 per cento di casi al ricorso al pronto soccorso. Serve un segnale abbastanza incisivo, anche perché i detenuti hanno sfasciato alcuni degli arredi del carcere: ci vuole una ispezione ministeriale! Il Sappe denuncerà nelle sedi opportune i gravi fatti accaduti, chiamando in causa coloro che devono preservare l’incolumità dei poliziotti”.

Donato Capece, segretario generale del SAPPE, esprime vicinanza e solidarietà al poliziotto ferito: “va detto e ribadito che chi aggredisce un membro delle Forze di Polizia attacca lo Stato; quindi, la risposta deve essere ferma per evitare emulazioni. Il SAPPE riconosce una maggior attenzione di questo Governo e dell'Amministrazione Penitenziaria ai problemi del settore, ma servono interventi concreti e urgenti, non solo buone intenzioni”. Denuncia le gravi carenze di organico nei ruoli della Polizia Penitenziaria e la necessità di una riorganizzazione nazionale complessiva dei circuiti detentivi: “il Corpo garantisce legalità e sicurezza negli istituti penitenziari, favorendo la rieducazione dei detenuti grazie a professionalità e umanità, evidenziando come un carcere sicuro, attento al reinserimento sociale e al contrasto delle attività illecite contribuisce alla sicurezza nazionale secondo i principi costituzionali”. “Ma per continuare a farlo”, conclude Capece, “servono uomini e risorse, anche normative. Il SAPPE riconosce una maggior attenzione di questo Governo e dell'Amministrazione della Giustizia minorile ai problemi del settore, ma servono interventi concreti e urgenti, non solo buone intenzioni”.

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