Carcere di Lecce, drone con droga e smartphone intercettato dalla Polizia penitenziaria
Un drone carico di droga e telefoni cellulari è stato intercettato e sequestrato nei giorni scorsi all’interno del carcere di Lecce dalla Polizia penitenziaria. L’operazione rientra nelle attività di prevenzione e repressione dei reati legati all’introduzione illecita di stupefacenti e dispositivi elettronici negli istituti di detenzione.
L’aeromobile a pilotaggio remoto è stato individuato nelle ore notturne dal personale di vigilanza mentre tentava di avvicinarsi all’istituto penitenziario per consegnare il carico. Grazie al tempestivo intervento degli agenti, il drone è stato catturato e posto sotto sequestro prima che potesse raggiungere la sua destinazione.
All’interno del velivolo erano nascosti uno smartphone completo di accessori, sostanze stupefacenti e un bilancino di precisione. In particolare, il carico comprendeva oltre 250 grammi di hashish e più di 75 grammi di marijuana, materiale che, se introdotto in carcere, avrebbe potuto alimentare un significativo giro di traffici illeciti.
L’episodio conferma la crescente diffusione dell’utilizzo dei droni da parte della criminalità per rifornire illegalmente le strutture penitenziarie. Nell’arco dell’ultimo anno, infatti, sono stati undici i droni intercettati e neutralizzati dal Reparto di Polizia penitenziaria di Lecce, un dato che evidenzia la dimensione del fenomeno e l’attenzione costante degli operatori del Corpo.
Sono in corso ulteriori accertamenti per risalire ai responsabili del tentativo di introduzione del materiale illecito. L’attività investigativa prosegue sotto il coordinamento del Reparto di Polizia penitenziaria, guidato dal primo dirigente dottor Luigi Pellè, con l’obiettivo di contrastare in modo sempre più efficace i traffici illegali all’interno delle carceri.(corrieresalentino)

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