Telefoni nascosti in carcere a Fossano: la Polizia Penitenziaria li scopre e li sequestra

Oggi (mercoledì 29 ottobre), gli agenti di Polizia penitenziaria hanno trovato due cellulari, completi di sim card, nascosti in altrettante celle della Seconda Sezione del carcere di Fossano.

Lo rende noto Vicente Santilli, segretario per il Piemonte del Sindacato autonomo Polizia penitenziaria (Sappe), che spiega: “I dispositivi erano stati nascosti con estrema astuzia: uno è stato rinvenuto dietro l’intercapedine del citofono e l’altro nel condotto di aerazione, entrambi occultati all’interno di calzini appesi con dei lacci da scarpe negli anfratti usati come nascondiglio. Due detenuti hanno ammesso il possesso dei telefoni, immediatamente sequestrati, ed il fatto è stato riportato all’autorità giudiziaria, poiché la detenzione di tali oggetti in carcere costituisce reato”.

“Rivolgiamo un sentito plauso al personale di Fossano per l’ottimo risultato - aggiunge Santilli -. È inaccettabile che la sicurezza e la legalità in carcere debbano dipendere unicamente dall’abnegazione degli agenti. Mentre il crimine si evolve e utilizza microtecnologie, le Forze dell’ordine vengono lasciate sole, con una drammatica carenza di strumenti elettronici, mezzi moderni e formazione adeguata alla lotta contro la criminalità organizzata che gestisce questo traffico illecito. Per questo, chiediamo al Provveditorato penitenziario di Torino interventi urgenti per dotare la Polizia penitenziaria del Piemonte dei mezzi che merita”.

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