Secondo USIF, i concorsi nelle forze di polizia registrano meno candidati: stipendi ritenuti inadeguati, responsabilità elevate, pressione mediatica e giudiziaria minano l’attrattiva del lavoro in divisa. Urgente restituire dignità, autorevolezza e retribuzioni adeguate per invertire la fuga dei giovani.
Proponiamo un estratto del seguente articolo la cui completezza può essere letta seguendo il link indicato a fine pagina.
NELLE FORZE DI POLIZIA NON SI STA BENE: GIOVANI IN FUGA DALL’ARRUOLAMENTO
di Vincenzo Piscozzo
Segretario Generale USIF (Unione Sindacale Italiana Finanzieri)
I dati non mentono, e lo confermano gli ultimi concorsi per l’accesso nelle forze di polizia: i giovani italiani non corrono più ad indossare una divisa.
A fronte di 4.617 posti messi a concorso nella Polizia di Stato, il numero dei candidati si attesta tra le 17.000 e le 20.000 unità; per le 4.918 posizioni disponibili nell’Arma dei Carabinieri, le domande presentate oscillano tra le 12.000 e le 15.000 e per la Guardia di Finanza le domande presentate nel 2024 sono state 22574 e 16904 a fronte di 1634 e 1330 posti disponibili rispettivamente per finanzieri e marescialli.
Un tempo si facevano code infinite per un posto in Polizia, Carabinieri o Guardia di Finanza, oggi invece assistiamo a un fenomeno opposto: migliaia di posti banditi, ma un numero di candidati sempre più scarno, quasi a testimoniare un sentimento diffuso di disillusione.
Perché? La risposta è complessa ma inevitabile.
I nostri giovani hanno capito che la favola del “posto sicuro” non basta più a compensare un lavoro che, a fronte di enormi responsabilità, sacrifici personali e familiari, rischi concreti e un’esposizione mediatica continua, offre stipendi che non possono più essere considerati adeguati.
Continua la lettura seguendo questo link: https://usif.it/notizie/nelle-forze-di-polizia-non-si-sta-bene-giovani-in-fuga-dallarruolamento.html
https://www.corrieredeimilitari.com/calo-candidati-forze-di-polizia/

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