“Oggi accogliamo con grande soddisfazione la
notizia dell’archiviazione delle accuse di tortura mosse anni fa da alcuni
detenuti nei confronti di alcuni poliziotti penitenziari della sede insulare.
Non abbiamo mai avuto dubbi sul loro operato, conoscendo da vicino la
professionalità, la dedizione e lo spirito di sacrificio con cui affrontano
ogni giorno difficoltà e situazioni critiche. Questi colleghi, nonostante le
sfide quotidiane, non solo hanno sempre garantito il rispetto delle regole, ma
si sono distinti in numerosi interventi che hanno salvato vite umane, impedendo
tragici suicidi tra i detenuti”: lo dichiara Francesco Oliviero, segretario per
la Toscana del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, commentando la
decisione del Gip del Tribunale di Livorno, Mario Profeta, che ha disposto
l’archiviazione per alcune presunte accuse formulate da alcuni detenuti del
carcere di Porto Azzurro verso agenti di Polizia Penitenziaria. “Questa
decisione rappresenta una vittoria per chi si impegna quotidianamente in prima
linea, spesso a costo di pesanti sacrifici personali e familiari. Oggi,
finalmente, il loro lavoro e la loro integrità ricevono il riconoscimento che
meritano. A loro va la nostra più profonda gratitudine e il nostro sostegno,
con la consapevolezza che continueranno a essere un esempio di dedizione al
servizio della collettività. Andiamo avanti, più uniti e determinati che mai”,
conclude Oliviero. Commenta Donato Capece, segretario generale del SAPPE: “Hanno
prevalso verità e giustizia. Felicitazioni per i Colleghi, ai quali va
restituita la dignità professionale e morale che meritano, convinti, ora come
allora, che la giustizia prevalga sempre, e che questa importante notizia abbia
il risalto mediatico che merita”.

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